
La coramella, o strop in inglese, é uno strumento antichissimo. In passato veniva utilizzato soprattutto per ravvivare il filo dei rasoi da barba ma con il tempo il suo uso si è diffuso anche in altri ambiti tra cui l’affilatura di coltelli, scalpelli, ferri pialla e altro ancora.
Nella forma più semplice la coramella non é altro che un supporto di legno sul quale viene applicata una striscia di cuoio. Passando la lama sul cuoio questo non rimuoverà materiale e quindi non si avrà un’affilatura vera e propria ma otterremo comunque un tagliente ravvivato e riparato dalle microfessure. Diversamente, nell’affilatura degli utensili di falegnameria si é soliti applicare una certa quantità di pasta abrasiva sul supporto rivestito da un generico pezzo di pelle anziché cuoio, che quindi sarà in grado sia di affilare leggermente la lama rimuovendo piccoli graffi superficiali che lucidare il bisello. La lucidatura delle lame, come abbiamo visto più volte, é pertanto l’ultimo step del ciclo di affilatura.

Parecchi anni fa ho realizzato uno strop applicando una striscia di pelle su un pezzo di legno e lasciando a legno grezzo la parte inferiore. Dopo molti cicli di affilatura la pelle si è consumata e indurita ma soprattutto, in alcuni punti, si é sollevata a causa di accidentali impuntamenti delle lame. Ecco quindi che ho deciso di realizzarne uno nuovo. Vediamo come.
Materiale. un pezzo di legno di multistrato di circa 20 cm x 8 cm x 2 cm di spessore. Queste le ritengo le misure minime per poter affilare agevolmente i ferri pialla e gli scalpelli;
Un pezzo di pelle acquistato da un calzolaio per pochi euro. É possibile acquistarlo anche on line. Cerchiamo pelle che presenti almeno un lato ruvido;
Del nastro biadesivo di spessore fine, anche se è possibile usare della colla universale tipo Bostik.




Apponiamo il nastro biadesivo sulla tavoletta in modo che le strisce di nastro siamo leggermente più lunghe della tavoletta, perfettamente affiancate tra loro e che non si accavallino.
Con l’aiuto di un coltellino rimuoviamo la pellicola di plastica dal nastro biadesivo.
Verifichiamo poi preventivamente che non ci siano pezzetti di legno o altra sporcizia attaccati sotto la pelle. Prendiamo la striscia di pelle, stiriamola in modo che sia ben distesa e apponiamola sul nastro in modo tale che la superficie ruvida sia rivolta verso di noi.




Stiriamo bene la pelle sul supporto dal centro verso gli esterni. Infine inseriamola nella morsa del banco e serriamo per qualche minuto.
Rimuoviamo lo strop dalla morsa e con il coltellino eliminiamo il nastro e la pelle in eccesso.

Lo strop è pronto a ricevere la pasta abrasiva, che potrà essere semplice pasta lucidante per carrozzieri o una pasta specifica come la Veritas honing compound che viene attestata tra i 10.000 e i 15.000 grit. Un blocchetto di questa pasta vi durerà molti anni.

Non lesinate sulla quantità di pasta da applicare. Almeno venti/trenta passate di pasta saranno indispensabili.

Sulla parte dove è stata applicata la pelle si lucida il bisello delle lame. Il movimento avviene solo a ritroso per evitare impuntamenti del tagliente nella pelle. Si appoggia bene il bisello sullo strop e si effettuano circa 30 passate a ritroso esercitando una certa forza e pressione sulla tavoletta e cercando di mantenere sempre ben aderente il bisello alla superficie. La lucidatura viene fatta a mano libera senza ausilio di guide.

Sulla superficie lasciata ruvida a legno si possono invece lucidare i dorsi delle lame e degli scalpelli, facendo la cosiddetta lappatura, sempre dopo aver caricato di pasta abrasiva la superficie.

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