Riguardo le Seghe / About Saws
English translation at the end of the article
Il mio modo di procedere prevede quasi sempre l’acquisto di tavole di legno gia’ sfettate, rifilate e piallate in segheria. Solitamente chiedo tavole con misure di circa 2 metri di lunghezza, 18/20 cm. di larghezza
e di 1,8 cm/2,2cm. di spessore ricavando da queste la quasi totalità di ciò che mi abbisogna.
La prima lavorazione che effettuo sulla tavola e’ sempre la tracciatura a matita di segni e misure. Questo mi permette di avere subito un riscontro visivo approssimativo e temporaneo delle dimensioni dei pezzi che voglio ottenere. Solo successivamente e quando necessario procedo con la tracciatura fatta con coltello e squadra. Se la tracciatura viene fatta con precisione questa ci permetterà di lavorare con serenità nelle successive fasi. E per me lo step successivo e’ quasi sempre quello della sezionatura del legno, praticata con seghe manuali.
La sega e’ uno degli attrezzi principe in falegnameria, un utensile di cui veramente non si può fare a meno. Riducendo ai minimi termini, le sue funzioni principali sono quelle di sezionare il legno recidendone le fibre, così da ottenere pezzi di varie dimensioni e quella di tagliare per creare successivamente giunzioni nel legno. Per queste necessità nel tempo si sono fabbricate seghe specifiche per talune lavorazioni. Il mondo delle seghe e’ talmente sconfinato che non basterebbe un blog dedicato per coprire tutta la materia, Per forza di cose mi limiterò quindi a poche informazioni sintetiche e spero significative.
Troviamo quindi:
– seghe di dimensioni maggiori con denti più grandi che possono tagliare pezzi di grosse dimensioni e seghe più piccole con denti più piccoli per praticare tagli per successive giunzioni.
– seghe per tagli lungovena che quindi seguono la venatura longitudinale del legno e seghe per tagli traverso vena che tagliano trasversalmente alla venatura del legno.
– seghe cosiddette occidentali (le più antiche e qualcuna moderna, riaffilabili) la cui caratteristica principale e’ quella di tagliare in fase di spinta e che presentano il piatto della sega più spesso e rigido tale da offrire più resistenza e seghe cosiddette giapponesi (non riaffilabili) la cui caratteristica principale è quella di operare a tirare e che possiedono lame più sottili e flessibili.
– seghe che sono riaffilabili, di solito quelle più antiche, e seghe non riaffilabili,di solito quelle più moderne, che presentano denti rinforzati per durare più a lungo, ma da buttare appena i denti si sono consumati.
Di seguito le seghe occidentali piu’ diffuse:



– Saracco, sega grande per pezzi di grosse dimensioni con minor numero di denti di maggiori dimensioni.

– Sega per Tenoni, sega più piccola per piccoli pezzi o per giunzioni con maggior numero di denti di minori dimensioni. E’ fornita di dorso in acciaio o in ottone.

– Sega per Code di Rondine, sega ancora più piccola per praticare tagli per code di rondine o per tagli che richiedano particolare pulizia e finitura, con ancora maggior numero di denti di piccole dimensioni. E’ fornita di dorso in acciaio o in ottone.

– Seghetto a copiare o traforo, con archetto di diverse dimensioni e lama molto piccola, fine e con molti denti, particolarmente adatta per tagli curvi nel legno. La lama quando consumata e’ da sostituire.
– Sega a telaio, utilizzata per “sfettare o stavolare” il legno ovvero tagliare il legno lungo il suo spessore. Una faticaccia!

Per quanto riguarda le seghe orientali possiedo una Ryoba e due seghetti del Lidl che trovo molto utili soprattutto per i tagli traverso vena (grazie alla buona pulizia di taglio) e per quelli da effettuarsi a filo del legno, grazie alla loro particolare conformazione e flessibilità.

Esistono altri tipi di seghe, come le seghe a gattuccio, le “gentlemen’s saw”, le gia’ citate seghe a telaio ed altre ancora, ma ritengo che le principali, quelle maggiormente usate nei laboratori di falegnameria, siano quelle elencate sopra.


Nei prossimi post cercherò di entrare nello specifico di alcune categorie di seghe che possiedo cercando di illustrarne le caratteristiche principali.
Utilizzo delle seghe occidentali
Affilatura degli utensili manuali
In my way of working wood I buy from local warehouses sawed, trimmed and planed wood. Usually I ask for pieces of 2 mt. length, 18/20 cm. width and 1,8/2,2 cm. thick. I get all that I need from these pieces.
The first work on the wood is always the pencil marking of various lines and measures. This allows me to have a rough and temporary vision of the size of the pieces I want to get. Only afterwards and when necessary I do the tracing with knife and square. If the tracing is made with accuracy it allows you to work without any problems in the next steps. And for me the next step is always the wood cutting, made with handsaws.
The saw is one of the leading tools in handwork, a tool that you can not really do without. Reducing to the minimum, its main function is to cut wood by cutting off its fibers so to obtain pieces of various sizes and also to create junctions for later joinery in the wood. For these needs during the past, dedicated saws have been produced for many purposes. The world of saws is limitless and it would not be enough a dedicated blog to cover the whole argument. For this reason I will write only a few synthetic information and I hope it will be useful.
So generally we have:
– large size saws with larger teeth that can cut large pieces and smaller saws with smaller teeth for cuts to make joinery.
– saws for ripcut that follow the long grain of wood and saws for crosscut that cut through the cross grain of wood.
– so-called Western saws (the oldest and some modern ones can be re sharpenable), whose main feature is the push cut and present a thicker and harder plate to offer more resistance and the so-called Japanese saws (non re sharpenable ) whose main feature is the pull cut and which have thinner and more flexible blades.
Saws that can be sharpened, usually the oldest ones, and saws that can not be sharpenable, usually the most modern ones, which have tempered steel teeth to last longer but to be thrown as soon as the teeth become dull.
Below some type of western and Japanaise saws, see images.
I prefer western saws and I’ll write mostly about them but I also like japanaise saws for their flexibility and light weight and because they offer a really good cut.
There are so many types of saws, gentlemen’saws, bow saw, frame saw and so on.
I will focus only on the main types of those saws in the next posts.

Lascia un commento